+39 081 19806273 info@imperatoreconsulting.eu
Imperatore Consulting
  • Home
  • Imperatore consulting
    • Chi siamo
    • Vincenzo Imperatore
    • Il team
  • Servizi professionali
    • Consulenza direzionale
    • Consulenza finanziaria
    • Consulenza legale
  • Imperatore Academy
  • Aziende e storie
  • News
  • Contatti
Imperatore Consulting
  • Home
  • Imperatore consulting
    • Chi siamo
    • Vincenzo Imperatore
    • Il team
  • Servizi professionali
    • Consulenza direzionale
    • Consulenza finanziaria
    • Consulenza legale
  • Imperatore Academy
  • Aziende e storie
  • News
  • Contatti

News

Home » News » Aumento dei tassi: i piccoli imprenditori hanno pianificato l’impatto sui loro costi finanziari?
Aumento del tasso ufficiale
06/27/2022

By: Stage Comunicazione

Aumento dei tassi: i piccoli imprenditori hanno pianificato l’impatto sui loro costi finanziari?

Aumento dei tassi: cosa dovranno fare gli imprenditori confusi dalle banche e con scarse competenze finanziarie ?

La notizia è ufficiale. La BCE ha decretato, la settimana scorsa, l’aumento del tasso ufficiale di riferimento a partire dal 1 luglio (+0,25 punti base) mentre, quattro giorni fa, è stato confermato dal presidente Lagarde che si attendono ulteriori e “più ampi” rialzi a settembre 2022 (+0,50 punti base) se la prospettiva di inflazione a medio termine dovesse persistere o deteriorarsi.

Tradotto: a partire da 1 settembre, considerate le unanime previsioni degli analisti sulle dinamiche inflattive, il tasso ufficiale di riferimento sarà del 0,75%!

I piccoli imprenditori, con profonde lacune nelle competenze finanziarie, si aspettano solo di essere sacrificati sull’altare del profitto bancario. Non si interrogano sulla eventuale negoziazione dei prezzi, non si pongono dubbi sulla incidenza dell’aumento sulla loro struttura dei costi. Niente, rimangono solo in attesa della decisione unilaterale della banca.

Cerchiamo di fare chiarezza

Il tasso ufficiale di riferimento della Banca centrale è quello applicato alla maggior parte delle operazioni con la quale la Bce fornisce liquidità alle banche dell’Eurozona. Pertanto questo tasso influenza il costo dell’euro e dei finanziamenti in tutta l’area della moneta unica con effetti a 360 gradi sull’economia ed in particolare sui tassi interbancari (Euribor e EurIrs) che, volendo semplificare, sono invece i parametri di riferimento, calcolati giornalmente dalla European Banking Federation (Federazione Banche Europee), che indicano il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee ovvero quei tassi d’interesse ai quali le banche si prestano reciprocamente il denaro.

Ma, la domanda che mi viene di solito rivolta, perché mai due banche dovrebbero prestarsi del denaro a vicenda se possono chiederlo alla BCE?

Le semplificazioni sono sempre pretesti per i soloni per storcere il naso ma, preoccupandomi del Sig. Rossi e fregandomene del Prof. Bianchi, posso rispondere che le cause di questo fenomeno,  sono sostanzialmente due, una dal lato della domanda e una dal lato dell’offerta:
• una banca è in carenza di liquidità e richiede denaro ad un’altra banca (per far fronte a scadenze immediate o allargare i propri impieghi) perché ha esaurito il plafond a sua disposizione presso la BCE ;
• una banca è un surplus di liquidità e cerca un rendimento sul mercato, prestando denaro ad altre banche, maggiore rispetto a quello che offre la BCE

L’Euribor viene utilizzato come tasso medio applicato da primari istituti di credito per operazioni a termine effettuate sul mercato interbancario con scadenza una, due e tre settimane, e da uno a dodici mesi. Si tratta del parametro di riferimento per le operazioni di finanziamento a tasso variabile.

L’Eurirs è, invece, usato come tasso base per calcolare interessi fissi dei finanziamenti.

Per la verità, già da qualche mese, i tassi interbancari iniziavano a manifestare segnali di rialzi (piu’ sostenuti quelli dell’Eurirs rispetto ai leggeri aumenti dell’Euribor), a conferma del fatto che sono sicuramente influenzati ma non sono indicizzati al tasso ufficiale di riferimento e alla politica monetaria decisi dalla BCE.

Perché l’aumento del tasso ufficiale di riferimento è una decisione di c.d. “politica monetaria”: in questo momento storico è strumentale per dare un freno all’inflazione fuori controllo per via della guerra in Ucraina. 

La domanda da porsi, a questo punto, è: quali saranno le conseguenze per le imprese “se i tassi interbancari non sono indicizzati ma influenzati dalla modifica del tasso ufficiale di riferimento della BCE”?

L’esperienza mi insegna che il sistema bancario scaricherà l’intero aumento del tasso BCE (0,75%) sull’Euribor e pertanto le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine (mutui, leasing, credito al consumo) a tasso variabile aumenteranno proporzionalmente. Ecco perché da anni sostengo, anche su queste colonne, che, considerato terminato il periodo dei tassi negativi e verificata la previsione della curva dei tassi, era preferibile (ed è tuttora preferibile) stipulare mutui a tasso fisso: seppur inizialmente si paga qualcosa in più come rata, nel lungo periodo (un mutuo dura 10-15-20 anni) la somma complessiva da restituire è inferiore rispetto ad un mutuo a tasso variabile.

Nessun margine di manovra perché il contratto di finanziamento parla chiaro: se aumenta l’Euribor, aumenta la rata!

Nulla succederà, è ovvio, per i mutui stipulati a tasso fisso.

Nel caso, invece, dei fidi per la gestione del capitale circolante (scoperti di conto corrente, anticipo crediti, factoring, anticipo fornitori), laddove l’aumento dei tassi avrà un impatto più limitato e comunque dilazionato, la negoziazione è invece possibile perché le banche, per legge, sono obbligate a comunicare 60 giorni prima la variazione dei tassi di interesse.

Ed in caso di silenzio da parte del debitore, l’aumento sarà applicato automaticamente.

Non cestinate, quindi, quelle lettere dal titolo “modifica unilaterale delle condizioni contrattuali” ma, appena vi arrivano, sappiate che avete 60 giorni di tempo per andare in banca e trattare sul prezzo.

 

Posted in Finanza, Imperatore consultingTagged Banche, BCE, consulenza finanziaria, gestione piccole imprese, imperatore consulting, inflazione, mutui, tassi interbancari, Vincenzo Imperatore
Precedente
Successivo
  • Diritto bancario
  • Diritto d'impresa
  • Economia
  • Finanza
  • Gestione aziendale
  • Imperatore consulting
  • Lavoro e carriera

Articoli recenti

Vincenzo Imperatore è un “Esperto nella gestione della crisi di impresa” certificato ai sensi del D.L 118/2021

Vincenzo Imperatore è un “Esperto nella gestione della crisi di impresa” certificato ai sensi del DL 118/2021

03/21/2022
Responsabilità umana e competenze: come restare al comando nell’era dell’intelligenza artificiale

Come restare al comando nell’era dell’intelligenza artificiale

11/11/2025
Magazzino come leva finanziaria: il valore nascosto delle scorte

Il magazzino che vale oro: come trasformare le scorte in liquidità per la tua impresa

11/03/2025
Delega nelle piccole imprese: il vero segreto della crescita aziendale

Delega nelle piccole imprese: il vero segreto della crescita aziendale

10/27/2025
Segnalazione a sofferenza bancaria: quando la banca sbaglia, la legge difende il cliente

Segnalazione a sofferenza bancaria: quando la banca sbaglia, la legge difende il cliente

10/22/2025
Contanti in casa: la BCE e il paradosso dei 100 euro sotto il materasso

Contanti in casa: la BCE e il paradosso dei 100 euro sotto il materasso

10/13/2025
Tre scenari globali che impongono una nuova strategia economica e industriale. La finanza come strumento di difesa e sviluppo per l’Italia

La Finanza come strumento di difesa e sviluppo per l’Italia

10/07/2025
Guinzaglio invisibile della finanza americana: il caso Francesca Albanese

Guinzaglio invisibile della finanza americana: il caso Francesca Albanese

09/30/2025
Meno regole in banca: un rischio per famiglie e imprese

Meno regole in banca: perché famiglie e imprese rischiano di nuovo

09/23/2025
Truffa bancaria Riello: la grande frode della fiducia

Truffa bancaria Riello: il Madoff di Bolzano e l’illusione della fiducia

09/15/2025
Consulenza bancaria e omissione: il paradosso dei clienti

Consulenza bancaria e omissione: sorrisi in bonaccia, silenzi in tempesta

09/08/2025
Grafico sul calo dei prestiti a imprese e famiglie in Italia

Calo prestiti imprese e famiglie: perché può essere una buona notizia

09/01/2025
Crisi o insolvenza d’impresa? Capirlo in tempo salva la tua azienda

Crisi o insolvenza d’impresa? Capirlo in tempo salva la tua azienda

07/30/2025

Tag

  • consulenza aziendale
  • Economia
  • gestione aziendale
  • gestione piccole imprese
  • imperatore consulting
  • organizzazione aziendale
  • piccole e medie imprese
  • pmi
  • strategia d'impresa
  • Vincenzo Imperatore

Imperatore Consulting

Imperatore Consulting
Piazza G. Bovio, 22  Napoli
Tel./Fax 081.19806273

Menu

  • Home
  • Chi siamo
  • Aziende e storie
  • Contatti

Servizi professionali

  • Consulenza direzionale
  • Consulenza finanziaria
  • Consulenza legale
  • Imperatore academy
  • News

Newsletter

Ottieni l'accesso a tutte le risorse GRATUITE tra cui la guida per imprenditori "La cassetta degli attrezzi", ricevi promozioni sui corsi della Imperatore Academy e le ultime notizie in materia di economia, management e finanza.

Imperatore Consulting P.IVA 07315251210 © 2021 All Rights Reserved.

Cerca